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Contro il grasso in eccesso

Essere obesi o sovrappeso non agevola certo la salute. Più è elevata la massa grassa in eccesso, maggiori sono i rischi di contrarre malattie.

Contro il grasso in eccesso

Essere obesi o sovrappeso non agevola certo la salute. Più è elevata la massa grassa in eccesso, maggiori sono i rischi di contrarre malattie.
Come può succedere che nonostante i pericoli siano dimostrati, sia così facile ritrovarsi con qualche chilo in più?
Semplice, dobbiamo essere più attenti alle nostre abitudini e si sa, cambiare le abitudini (e mantenerle!) non è facile.

L'obesità è una malattia subdola, spesso non se ne riconosce l'insorgere.
Può colpire i bambini (obesità infantile) senza che i genitori ne riconoscano la gravità, e gli adulti, lentamente dai trent'anni in poi, quando il movimento quotidiano si riduce e ci si accontenta di essere meno agili.

Oltre alla sedentarietà, i pericoli più comuni sono rappresentati da pranzi esagerati, dolcetti e salatini, snack confezionati ricchi di grassi, bibite e succhi di frutta zuccherate, alcolici. In dieci anni si possono accumulare 10 o 20 chili in più, così come dopo una gravidanza, e allora sono problemi perché la possibilità che insorga il diabete, l'ipertensione o un infarto aumentano sensibilmente. Il rischio di contrarre tumori di ogni tipo ad esempio aumenta del 40%.

Il grasso è una componente necessaria per l'organismo. Si distinguono due tipi di grasso:

> il tessuto adiposo bianco, il più diffuso nel corpo, è una riserva di energia cui attingere quando non abbiamo più glucosio a disposizione, inoltre forma cuscinetti che proteggono gli organi ed è anche un isolante termico;

Il tessuto adiposo bruno, presente in dosi limitate negli adulti ma abbondante nei neonati, regola il bilanciamento energetico e, aiutando a bruciare calorie, sprigiona calore.

Le attività del tessuto adiposo sono molte di più oltre a quella energetica e meccanica di un tessuto connettivo qual è, queste attività sono tali da farlo considerare anche un vero e proprio organo: ad esempio produce ormoni come la leptina, che influenzano l'attività dell'intero organismo con bioattività complesse.

Ma quindi quali sono i meccanismi che portano i grassi così utili per l'organismo a risultare dannosi se in eccesso?
Tra gli acidi grassi che il tessuto adiposo immagazzina, c'è l'acido arachidonico dal quale derivano agenti che scatenano infiammazioni. L'infiammazione è una reazione benefica, un meccanismo difesa contro tossine, virus, batteri, ma quando si prolunga a causa della persistente presenza di agenti scatenanti, diventa cronica, col risultato di recare danno a tutto l'organismo.

Il colesterolo ad esempio è naturalmente presente nel sangue perché fa parte delle membrane cellulari: i rischi d’infarto e ictus nascono quando il suo eccesso sovrastimola il processo infiammatorio e quando il cosiddetto "colesterolo cattivo" (LDL) contribuisce ad ostruire le arterie.

Chi è obeso dovrà assumere polifenoli (presenti in tutti i vegetali, pomodori compresi) perché riducono l'attivazione delle infiammazioni e diminuire il consumo di acidi grassi saturi e aumentare invece quello di monoinsaturi e polinsaturi (omega-3): i primi producono acido arachidonico, i secondi lo contrastano. Insomma, l'alimentazione si rivela sempre non solo fonte di energia, ma la via più efficace per prevenire numerose malattie.

Possiamo misurare dove abbiamo grasso in eccesso, misurando il rapporto tra le circonferenze di addome e fianchi, stabilire quanto peso abbiamo in eccesso misurando il rapporto tra peso e altezza (BMI, ne abbiamo parlato riguardo al peso forma) e verificare quanto di questo peso è attribuibile alla massa grassa tramite buone bilance a impedenza magnetica o visite specialistiche, ma prima ancora dobbiamo mangiare sano e muoverci con regolarità, perché anche il peso stesso reca danni all'organismo, logorando le articolazioni, spingendoci ad assumere posture scorrette, spingendoci a usare sempre meno i muscoli.

e se mi prende
il momento #chef?