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Tutto il bello e il buono del giorno dopo

Zero sprechi, efficienza, salute per l’uomo e sostenibilità per l’ambiente: sono queste le caratteristiche che contraddistinguono l’approccio alimentare del riuso, una novità nell’odierna cultura del consumo, che affonda le sue radici nella tradizionale abilità delle nonne di preparare e rielaborare sapientemente i cibi, senza buttare via nulla. 

Tutto il bello e il buono del giorno dopo

Zero sprechi, efficienza, salute per l’uomo e sostenibilità per l’ambiente: sono queste le caratteristiche che contraddistinguono l’approccio alimentare del riuso.

Una novità nell’odierna cultura del consumo, che affonda le sue radici nella tradizionale abilità delle nonne di preparare e rielaborare sapientemente i cibi, senza buttare via nulla

Se riutilizzare per le generazioni passate ha sempre significato “fare di necessità virtù”, l’obiettivo del futuro prossimo è trasformare un comportamento virtuoso, come quello del riuso, in una consuetudine necessaria.

Siamo quello che sprechiamo
“Siamo quello che mangiamo” sosteneva più di 200 anni fa il filosofo tedesco Feuerbach, sottolineando l’importanza di una dieta corretta e misurata. Eppure oggi in Italia più del 30% della spesa alimentare finisce nel bidone della spazzatura: compriamo più di quello che consumiamo. “Siamo quello che sprechiamo”.

Non solo. La maggior parte dello spreco comincia ancor prima del consumo a tavola, nei campi, nella filiera industriale e nella catena distributiva. Ecco perché in ottica anti-spreco, è importante scegliere prodotti sicuri, nel rispetto della materia prima in sé, ma anche di chi l’ha prodotta e lavorata.

Ed è questo uno degli obiettivi di Pomì, che riduce l’impatto della coltivazione gestendo in modo oculato l’irrigazione, adottando disciplinari a rispetto della biodiversità, risparmiando energia in ogni fase del processo produttivo e contenendo le emissioni di anidride carbonica. 
Pomì inoltre sceglie esclusivamente confezioni certificate FSC (Forest Stewardship Council), carta proveniente da foreste rinnovabili, gestite secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

Aggiungi un giorno a tavola ...
Se per avanzi si intende tutto quello che non è stato consumato a fine pasto o nella preparazione, il concetto di riuso in cucina è molto più del semplice consumo degli avanzi: significa poter creare sempre qualcosa di nuovo. Questa interpretazione è la linea guida del progetto Tempi di Recupero, che valorizza la possibilità di mescolare, incrociare sapori e creare note inedite per il palato.

… (che) c’è una ricetta in più
Utilizzare gli avanzi diventa allora una vera e propria filosofia gastronomica, fondata sulla consapevolezza che un piatto recuperato ha un valore anche economico e sociale; che la bellezza sta un passo oltre l’apparenza, perché anche materie prime apparentemente meno nobili e meno conosciute possono regalare piatti sorprendentemente buoni.
Quello che conta è avere la giusta dose di creatività e massimizzare l’utilizzo di ogni elemento di scarto.

Da oggi Pomì assieme a Tempi di Recupero comincia un viaggio nella “cultura del riciclo” in cucina, con articoli e ricette dedicate. 

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e se mi prende
il momento #chef?