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Tra cielo e terra: salvaguardia dell’ambiente da cui nasce il pomodoro Pomì

Pomì pone al centro la cura per il territorio in cui opera, con grande attenzione all’impatto delle proprie attività

Tra cielo e terra: salvaguardia dell’ambiente da cui nasce il pomodoro Pomì

La sfida di Pomì è sempre stata offrire un prodotto buono, sicuro, qualitativamente ineccepibile. Un prodotto sempre più trasparente e responsabile verso il consumatore e l’ambiente.

 

Pomì pone al centro la cura per il territorio in cui opera, con grande attenzione all’impatto delle proprie attività. Se la salvaguardia dell’ambiente è un valore in primo piano lungo tutta la filiera - dai processi di trasformazione del prodotto, al suo imballo certificato FSC - un’attenzione particolare è rivolta alla coltivazione del pomodoro nei campi.

Bilancio sostenibile, buone pratiche, vitalità della terra. Sono questi i principi che guidano le 370 aziende agricole - tra Cremona, Parma, Piacenza e Mantova - che si occupano della coltivazione del pomodoro così come lo si fa da generazioni.

I rigidi disciplinari di produzione integrata, i controlli e le attente analisi sotto il supporto dell’ufficio agronomico sono implementate da tecnologie sempre più innovative che valorizzano il tradizionale lavoro degli agricoltori nel campi.

Grazie a strategie di precision farming che sfruttano strumentazioni particolarmente evolute, come sensori umidometrici, è possibile ad esempio controllare in modo costante il fabbisogno idrico dei campi, comunicarlo agli agricoltori tempestivamente, e garantire in questo modo un uso mirato dell’acqua per il benessere del pomodoro, ma senza sprechi per l’ambiente.

Il rispetto di buone pratiche di sostenibilità è il segreto che permette al pomodoro Pomì di crescere naturalmente a contatto con la terra, sotto il sole che illumina i 7.000 ettari del Consorzio Casalasco del Pomodoro.

Scopri tutte le fasi della filiera corta del pomodoro Pomì.

e se mi prende
il momento #chef?