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Peperone, la verdura da premio Nobel

Li troviamo negli scaffali e nei banchi ortofrutticoli da giugno a settembre e, diciamocelo, quando ci sono, è bene farne incetta. Riuscite a pensare ad una fresca insalata estiva senza quel pizzico di colore che solo il peperone può apportare?

Peperone, la verdura da premio Nobel

Riuscite a pensare ad una fresca insalata estiva senza quel pizzico di colore che solo il peperone può apportare? Questo ortaggio, che viene da lontano, è un concentrato unico di sapore e profumi.

Se oggi possiamo servirlo e sbizzarrirci con numerose ricette e preparazioni, non dobbiamo che ringraziare Cristoforo Colombo, che di ritorno dalle Americhe lo portò in Spagna, insieme alla notizia che il mondo era rotondo.

Ben presto questa saporita verdura si è conquistata un ruolo tutt’altro che secondario nelle diverse tradizioni gastronomiche europee. Oggi la troviamo pressoché ovunque. Sono poi numerose le varietà in circolazione: differisce per forma e sapore, ma soprattutto per colore. Le varianti cromatiche vanno infatti dal verde chiaro al rosso scuro o fuoco.

Le sue proprietà ti stupiranno

Quando si dice vitamina C, non si può fare a meno di pensare agli agrumi, ai broccoli, ai cavolfiori oppure ad altri alimenti energetici. Non tutti sanno però che anche il peperone è un serbatoio importante di vitamina C.

Mezza tazza di peperone verde tagliato a pezzi contiene infatti 15 milligrammi di vitamina C, pari al 74% del fabbisogno giornaliero. Ed è proprio grazie all’analisi di un peperone che lo scienziato ungherese Albert Szent Gyor riuscì a isolare la vitamina C. Una scoperta, questa, che gli valse il premio Nobel nel 1937.

E non è tutto. Il nostro ortaggio del mese è inoltre ricchissimo di betacarotene. A tal punto che a parità di peso sono pochissime le verdure che lo eguagliano. Questo principio nutritivo è importante perché è indispensabile per il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario e rappresenta inoltre un antiossidante naturale.

Una manciata di consigli in cucina

Per non disperdere in cottura i principi nutritivi, è preferibile consumarlo crudo oppure con una breve cottura al vapore.
Poiché il betacarotene viene assorbito al meglio dal nostro organismo se accompagnato da una piccola dose di grassi, aggiungiamo sempre un filo di olio extra vergine di oliva.

Crudo o cotto, è sempre e comunque grande protagonista della cucina regionale italiana.
Ed è proprio lui a dare il nome a uno dei piatti più rinomati della tradizione mediterranea: la peperonata, una preparazione estremamente versatile solitamente servita come contorno, antipasto o condimento per la pasta. Gli ingredienti per questo piatto sono pochi e semplici e comprendono: cipolle, mix di peperoni verdi o rossi, passata di pomodoro rustica Pomì e condimenti. 

e se mi prende
il momento #chef?