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Col cavolo che ti mollo: mi fai troppo bene

Il cavolo appartiene alla numerosa famiglia delle Brassicaceae ed è una pianta tipicamente invernale che ama però i climi non troppo rigidi

Col cavolo che ti mollo: mi fai troppo bene

Il cavolo appartiene alla numerosa famiglia delle Brassicaceae ed è una pianta tipicamente invernale che ama però i climi non troppo rigidi. Nel corso degli ultimi tre mesi dell’anno possiamo portarne in tavola numerose varietà e sbizzarrirci ai fornelli con preparazioni di vario tipo: dalle ottime orecchiette pugliesi sino ai gustosi involtini di verza dal morbido cuore a base di formaggio, da cuocere al vapore o al forno.

Non tutti sanno che questo ortaggio rappresenta un mix unico e vario di proprietà nutrienti e benefiche: sembra infatti che sia la verdura più ricca e sana di tutto il paniere ortofrutticolo invernale. È particolarmente adatto a contrastare gli effetti del freddo perché rinforza il sistema immunitario e aiuta il nostro organismo a combattere gli attacchi di germi e batteri. È poi un alimento particolarmente ricco di calcio e vitamina C.

Ma è sul fronte del ferro che dà il meglio di sé: un cavolo contiene più ferro di una bistecca e l’apporto calorico è ovviamente minore. Ricco di acidi grassi e omega 3, la nostra pianta del mese gioca poi un ruolo importante nel mantenimento della salute e si distingue per le proprietà antinfiammatorie: ci preserva da malattie come artrite, patologie cardiache e infiammatorie.
Rappresenta infine un valido aiuto contro l’acne e le dermatosi.

Che cavolo scelgo?

Sono 9 le varietà più conosciute della famiglia botanica delle brassicaceae.
Scopriamole insieme.

#1 Cavolfiore
Originario del Medio Oriente si presenta con una struttura vegetale formata da teste di colore bianco circondate da foglie verdi.

#2 Cavolo nero
Tipicamente toscano e salentino, è anche conosciuto con il nome di cavolo riccio. Sono le foglie nere la parte utilizzata di questa pianta, un ingrediente fondamentale della tradizionale ribollita toscana.

#3 Cavolo broccolo
Si distingue dal cavolfiore per l’infiorescenza verde scuro. Ideale nei regimi dietetici ipocalorici ha un forte potere saziante.

#4 Cavolo broccolo ramoso
In tutto e per tutto simile al cavolfiore, si presenta con le teste verde chiaro e piccoli germogli ai lati.

#5 Cavolo verza
Ricco di proprietà depurative, si caratterizza per una consistenza molto compatta ed è particolarmente utilizzato nel nord Italia.

#6 Cavolo cappuccio
Le deliziose foglie croccanti consentono di servirlo crudo. In Alto Adige è la base fondamentale per la preparazione dei noti e gustosissimi crauti.

#7 Cavoletti di Bruxelles
Piccoli e verdi, a dispetto di quanto il nome possa suggerire sono originari dello stivale. Dalla penisola italiana furono importati in Belgio al tempo dei romani.

#8 Cavolo rapa
Di questa pianta si consumano unicamente le cime di colore giallo (da cui appunto le note cime di rapa). Questa varietà si distingue dai fratelli per le forme più minute, mentre le proprietà benefiche e nutrienti non sono da meno.

#9 Cavolo cinese
Ceppo allungato e foglie croccanti di colore bianco o verde chiaro per questa variante dal sapore delicato e dall’aspetto simile a quello della lattuga.

Come cavolo lo cucino?

Buonissimo crudo, ci basti pensare alla verza, può essere semplicemente bollito o cotto al vapore.
Se l’odore di cottura - provocato dai composti solforati presenti - non è dei più gradevoli, le ricette a base di cavolo sono davvero gustose: possiamo utilizzarlo per realizzare delicate zuppe o vellutate, torte salate o omelette, ma anche spaghetti e fresche insalate.

Noi vi consigliamo di provare il cavolfiore al pomodoro.
Pochi e semplici ingredienti per un piatto da servire in ogni occasione.
Per prepararlo mettete in un tegame il pomodoro a cubetti Pomì insieme a un trito di aglio, cipolla e una scorza di limone. Salate, oliate e lasciate cuocere il tutto per almeno 30 minuti, quindi aggiungete il cavolfiore precedentemente lessato e lasciatelo profumare per circa 10 minuti.

e se mi prende
il momento #chef?