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Il mio nome è lo stesso in tutto il mondo. Chi sono?

Il radicchio è una verdura VIP: benché prodotto in un’area geografica di poche decine di chilometri si è conquistato, nel tempo, una fama mondiale.

Il mio nome è lo stesso in tutto il mondo. Chi sono?

Il radicchio è una verdura VIP: benché prodotto in un’area geografica di poche decine di chilometri si è conquistato, nel tempo, una fama mondiale. A tal punto da essere conosciuto con il suo nome italiano praticamente in tutto il mondo. I territori di produzione principali – Chioggia, Castelfranco, Treviso e Verona – ne denotano diversità e specificità precise.

Il radicchio, tra leggenda e storia
In Veneto un’antica leggenda associa la nascita del radicchio rosso di Treviso – più rosso, amaro e croccante delle altre varietà – a un campanile dalla forma che ne ricorda le sembianze, situato a Dosson, piccola frazione del comune di Casier. “Ma non vede il nostro campanile? Ha la punta a forma di mastello e tutt’attorno c’è una cornice. È lì sopra che una volta, ai tempi ancora del Medioevo, gli uccelli hanno lasciato cadere dei semi. Così nacque il radicchio e i nostri contadini, un po’ alla volta, hanno imparato a coltivarlo e a migliorarlo.”
La verità è che il radicchio viene da lontano. Già Plinio il Vecchio raccontava di orti maestosi ubicati nei litorali clodiensi. Con molta probabilità le cultivar di radicchio di oggi vengono da foglie rosse introdotte in Europa attorno al XV secolo. Nel secolo successivo le troviamo già ampiamente diffuse in Veneto.

A marzo fai il pieno di benessere
Di stagione nel mese di marzo e anche per tutto quello di aprile, il radicchio contiene una buona dose di sali minerali e vanta ottime proprietà disintossicanti, diuretiche e antiossidanti, dovute alla presenza di polifenoli. Pochissime calorie, parliamo di circa 20 calorie per 100 gr di prodotto, ne fanno inoltre un alimento particolarmente adatto a quanti seguono un regime dietetico ipocalorico.

Crudo o cotto non delude mai
Il radicchio, specie quello rosso, è un ingrediente fondamentale per la realizzazione di fresche insalate miste o contorni delicati. Nella sua variante cotta accompagna magnificamente golose scaloppine, ma anche arrosti oppure ripieni di pasta fresca. Può essere anche la base di crespelle, frittate o strudel salati. Il nostro consiglio culinario è un sugo di semplice realizzazione. Per prepararlo occorrono 2 cespi di radicchio, aglio, olio extravergine di oliva, 2 acciughe e 2 cucchiai di polpa fine Pomì. Bastano infatti pochi ingredienti per dar vita a un condimento genuino e denso di profumi che esalta diversi formati di pasta: penne o spaghetti, ad esempio.

e se mi prende
il momento #chef?