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Una sfida all’ultimo legume. Ceci, piselli e lenticchie

Si sa, la famiglia delle leguminosae o (papilionacee) comprende una grande e popolata schiera di piante e semi commestibili che offrono un’ampia varietà di scelta e gusto.

Una sfida all’ultimo legume. Ceci, piselli e lenticchie

Si sa, la famiglia delle leguminosae o (papilionacee) comprende una grande e popolata schiera di piante e semi commestibili che offrono un’ampia varietà di scelta e gusto. I legumi che meglio conosciamo, quelli che portiamo più di frequente sulle nostre tavole, sono: fagioli, piselli, fave, lenticchie, ceci e lupini. In un precedente post – Capire una fava è già qualcosa – vi avevamo raccontato i benefici della fava, un piccolo eppur portentoso alimento che proprio in queste giornate di aprile colora di verde i bancali ortofrutticoli di tutto lo stivale. Ideale per arricchire insalate o creme di verdura, va sicuramente inclusa nella lista di una spesa sana e nutriente. E al contempo ultra light.

Nel carrello di aprile e maggio, ricordiamoci di mettere anche la triade di legumi composta da ceci, piselli e lenticchie.
Perché sono così importanti? Pare proprio che contribuiscano a preparare la nostra silhouette all’imminente, e da molti temutissima, prova bikini. Già perché i legumi riducono il nostro giro vita e sgonfiano la pancia. A rivelarlo è uno studio condotto dai ricercatori della University of Otago, in Nuova Zelanda, e pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Nutrition. Ma non è tutto: le proprietà dei legumi non si esauriscono qui. La portentosa famiglia della papilionacee non finisce di sorprenderci. L’elevato potere energetico, comune a tutte le varietà, si affianca ai singoli benefici che ogni componente apporta. Cosa dire della nostra triade?

Partiamo dai ceci: origini povere eppur tanto ricchi
Furono gli antichi Romani a diffonderne l’utilizzo in cucina e a riabilitarne il consumo anche nei banchetti degli aristocratici. Rispetto a piselli e lenticchie, i ceci sono più calorici: contengono infatti il 6% di grassi in più. Ma sono particolarmente ricchi di proteine, fibre e saponine, sostanze che eliminano i trigliceridi e il colesterolo dall’intestino. In cucina ci permettono poi di sbizzarrirci con ricette dal sapore orientale, l’hummus ad esempio, o piatti della tradizione, come le vellutate.

I piselli li digerisci meglio
Anch’essi sono ricchi di proteine, fibre e sali minerali. Contengono inoltre molta acqua, vitamine idrosolubili e si denotano per un basso apporto calorico. Di tutte le leguminosae sono tra i più digeribili. Ricordiamoci di cuocerli per poco tempo, per essere certi che non perdano in cottura il proprio patrimonio nutritivo.

Le lenticchie, amiche della cucina vegana
Le importanti proprietà nutrizionali le hanno rese uno dei cibi più utilizzati dagli antichi Romani e Greci: il costo contenuto e l’alto valore nutritivo ne facevano il piatto unico per eccellenza. Le lenticchie vincono sugli altri legumi per la quantità di proteine vegetali che contengono. Una caratteristica, questa, che le rende particolarmente adatte a quanti seguono una dieta vegana. Hanno poi fibre, vitamine, sali minerali e antiossidanti, e sono più che consigliate per combattere la mancanza di ferro.

Uno dei modi più tradizionali per gustare la nostra triade di legumi è sicuramente la preparazione di un minestrone di verdure miste e di stagione, fagioli, lenticchie, ceci e piselli, da realizzare con la passata rustica Pomì, un prodotto casereccio, capace di esaltare il piacere autentico delle ricette di campagna.

e se mi prende
il momento #chef?