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Attenti al sale

Se si esagera col sale, sale la pressione! Il cloruro di sodio, il comune sale da cucina, contiene un elemento essenziale per il nostro organismo: il sodio, appunto.

Attenti al sale

Se si esagera col sale, sale la pressione! 

Il cloruro di sodio, il comune sale da cucina, contiene un elemento essenziale per il nostro organismo: il sodio, appunto.
Un eccesso o una mancanza di questa sostanza può creare squilibri dannosi, ed essendo il sodio presente in moltissimi alimenti le attenzioni vanno rivolte soprattutto a non eccedere. Il sodio non può essere sintetizzato dal nostro corpo e va reintegrato quotidianamente per via delle perdite fisiologiche come il sudore e l’urina.

Troppo sodio può causare malattie dello stomaco ed anche il cancro, porta all’arteriosclerosi precoce, quindi l’aumento della pressione arteriosa in soggetti predisposti e alla lunga può anche aumentare il rischio di eventi come ictus e infarti del cuore.
Un'altra possibile conseguenza dell'eccesso di sodio è la ritenzione idrica, con conseguenti temporanei aumenti di peso, non legati a un vero e proprio incremento della massa grassa, ed inestetismi come la cellulite. Pertanto chi deve tenere sotto controllo peso e pressione, deve certamente limitarsi col sale o volendo, puntare sul sale iposodico.

Un grammo di sale contiene circa 0,4 g di sodio.
Il sale iodato, utile per la tiroide se si vive in luoghi dove l'acqua è povera o addirittura priva di iodio, ne contiene un po' di più. L’assunzione di sodio consigliata va, a seconda degli enti che si occupano di sicurezza alimentare, da 1.500 mg a 2.400 mg di media al giorno, sia per soggetti femmine e maschi. Si tratta di 4 g scarsi o 6 di sale.

Oltre la soglia dei 60 anni è necessario fare più attenzione, come si deve fare molta attenzione nel salare il cibo dei bambini dalla prima infanzia fino all’adolescenza. La mamma non dovrebbe salare il cibo del bambino secondo i propri gusti, meglio non salare il cibo dei bambini durante lo svezzamento per abituare il bambino al gusto degli alimenti che sono già salati (sodio) in natura, come il pollo, la carne, le verdure e persino il latte, oltre agli insaccati e prodotti conservati in genere.

Rieducare il palato in età adulta è più difficile poiché l’abitudine ha un ruolo importante nella percezione dei sapori: i piatti con poco sale sembrano sciapi, mentre in realtà mostrano il vero gusto degli ingredienti utilizzati. Per riscoprirne i sapori si consigli di ridurre la quantità di sale poco alla volta, anche sostituendo il sale con spezie e altri aromi, da quelli nostrani (come basilico, rosmarino, origano, salvia, peperoncino) a quelli orientali (pepe, curry, curcuma, cumino, noce moscata).

Meglio non utilizzare esaltatori di sapidità perché sono composti soprattutto da sale.
Il sodio è presente in moltissimi alimenti: 100 g di insaccati contengono dagli 800 ai 1800 mg di sodio, 100 g di formaggio stagionato 600 mg, 100 g di carne di pollo 62 mg, 100 g di pomodori invece solo 6 mg di sodio! Morale?

La dieta mediterranea, con il suo apporto di frutta e verdura, ci aiuta ancora una volta!
Gli alimenti poveri di sodio sono proprio quelli freschi non conservati (in scatola) quindi: poco nell’acqua di cottura, mai in tavola, ridurre al minimo l’uso di prodotti conservati o in scatola, mangiare pane sapido.

Sì, col sale basta un pizzico d'attenzione!

e se mi prende
il momento #chef?