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Attenti all’etichetta

Avete mai letto con attenzione un'etichetta di un prodotto confezionato? Sicuri di aver capito proprio tutto quanto?

Attenti all’etichetta

Avete mai letto con attenzione un'etichetta di un prodotto confezionato? Sicuri di aver capito proprio tutto quanto?

Le etichette non sono una curiosità da leggere mentre si cucina, ma una preziosa fonte di informazioni prima dell'acquisto.
Di fatto rappresentano una mediazione tra i diritti dei consumatori e le logiche delle aziende e per legge, oltre agli ingredienti, riportano la scadenza, la provenienza, la quantità netta, gli additivi contenuti, eventuali allergeni e i valori nutrizionali.

A garantire la sicurezza di ogni sostanza presente nelle preparazioni industriali, dall’ingrediente principale agli additivi, sono il Comitato Scientifico dell’Alimentazione Umana della Commissione Europea (SCF - Scientific Committee for Food) e l'Agenzia per la Sicurezza Alimentare (EFSA) che peraltro dice anche come le aziende devono comunicare e pubblicizzare i prodotti ai consumatori.

La prima cosa che solitamente si legge è la lista degli ingredienti: l’ordine degli ingredienti è stabilito per regolamento e gli ingredienti sono in ordine di quantità.

Nell’etichetta trovate anche la provenienza dell’alimento base.
Per esempio nell’olio potete leggere: olive di provenienza italiana, ed anche comunitaria. Comunitaria significa che le olive possono provenire da uno dei 27 paesi dell’Unione europea.

Vi sono notizie importanti per la salute: ad esempio, spesso le etichette segnalano l'assenza di glutine, informazione importante per chi ne è intollerante o addirittura allergico.

Sono segnalati anche gli additivi, sostanze alimentari dalle svariate funzioni. 

Gli additivi possono essere: edulcoranti, emulsionanti, addensanti, gelificanti, stabilizzanti, coloranti, esaltatori di sapidità e amidi modificati che sono degli altri addensanti e che non hanno nulla a che far con i cibi geneticamente modificati.

Le etichette riportano anche i valori nutrizionali: i nutrienti (grassi, grassi saturi, carboidrati, di cui zuccheri, proteine, fibra, sale) espressi in grammi; il valore energetico complessivo del prodotto espresso in chilocalorie (kcal) e kilojoule (kj) e talvolta la percentuale che nutrienti e calorie apportano rispetto a un fabbisogno medio giornaliero, fissato in 2.000 calorie o kcal.

Sulle etichette non sono solo gli ingredienti a essere ben misurati, ma anche le parole:                  

- Leggero/Light: si può usare solo quando il valore energetico è di almeno il 30% inferiore rispetto al prodotto classico.

- Ad alto contenuto di proteine: si usa se il 20% del valore energetico è apportato da proteine.

- Senza: si trova scritto quando l’alimento contiene un nutriente in quantità vicina allo zero.

- Basso: si può scrivere quando contiene un nutriente in quantità maggiore rispetto a quelli senza.

- Ridotto: quando il prodotto ha il 30% in meno di un nutriente rispetto alla versione classica.

- Con una percentuale sono invece indicati i micronutrienti come vitamine e minerali, esempio: contiene vitamina C, la descrizione può essere fatta solo se la vitamina C presente apporta almeno il 15% del fabbisogno giornaliero di un adulto.

Ma la salute dei consumatori non è solo una questione di etichetta!
Leggendo le etichette, anche quelle che descrivono elementi che non sono obbligatori per i regolamenti, danno solo una parte d’informazioni utili per realizzare una corretta ed equilibrata alimentazione.

È buona abitudine consumare i prodotti confezionati solo per una piccola parte degli alimenti che mangiamo, perché l’alimentazione intesa come prevenzione delle malattie e benessere deve essere soprattutto varia ed equilibrata come la dieta mediterranea, che ci ricorda quanto sia importante mangiare soprattutto prodotti semplici e cucinati in modo non elaborato.

A conferma di ciò provate a confrontare gli ingredienti di una semplice merenda a base di pane, olio e pomodoro, o pane, burro e marmellata con una merendina o snack confezionati (dolce o salata): decidete voi cosa preferite mangiare più frequentemente!

e se mi prende
il momento #chef?