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Conserve dal mondo

In ogni luogo del pianeta le famiglie custodiscono i propri ingredienti e le proprie tecniche per la conserva. Storie sempre diverse ma tutte accomunate dalla volontà di tramandare una memoria culinaria che si ravviva a ogni barattolo aperto.

Conserve dal mondo

La preparazione delle conserve è una tradizione casalinga dalle radici antiche, tramandata di generazione in generazione secondo ricette e modalità peculiari sempre diverse.

Raccogliere, lavare, tagliare, cuocere, mescolare e invasare. Il rito della conserva racchiude in sé da un lato la funzionalità del preservare i cibi più a lungo, dall’altro la volontà di conservare un prezioso momento di condivisione, di calore famigliare, ben racchiuso in un barattolo.

Una pratica antica come il mondo, quella delle conserve - già nota agli Egizi, diffusissima tra i Romani - che non conosce confini: dalla Cina imperiale, alla Svezia, fino al Madagascar, in ogni luogo del pianeta le famiglie custodiscono i propri ingredienti e le proprie tecniche per la conserva. Storie sempre diverse ma tutte accomunate dalla volontà di tramandare una memoria culinaria che si ravviva a ogni barattolo aperto.

Russia: Varenye

In Russia la preparazione del Varenye - confettura di lamponi - è tradizionalmente una faccenda molto seria, una pratica culinaria con risvolti medici. In effetti questa conserva di frutta era utilizzata in passato come rimedio contro il raffreddore insieme a una tazza di the. Questa conserva è persino protagonista di una memorabile scena di Anna Karenina di Tolstoj: la capacità di preparare la marmellata è l’ago della bilancia nella trasformazione della principessa Kitty da semplice debuttante a moglie realizzata. La diatriba che ne deriva su ricetta e preparazione regala una preziosa lezione sull’arte culinaria del tempo.

Giappone: Anko

La marmellata di fagioli rossi Azuki è comunemente conosciuta in Giappone con il nome di Anko e si prepara mescolando fagioli e zucchero, fino ad ottenere una pasta granulosa che restituisce un particolare sentore nocciolato, che non ricorda affatto i fagioli, e rende l’Anko perfetta come farcitura di molti dolci giapponesi a base di impasti di riso o farina.

L’Anko può essere preparato in due modi, una versione più vellutata e omogenea e una più consistente e ruvida, che permette di apprezzare la consistenza dei piccoli fagioli. Con questa versione si farciscono le famose frittelle giapponesi Dorayaki, dolci popolarissimi, protagonisti del libro Le ricette della signora Tokue.

Bulgaria: Vartamush

La Rosa Damascena, è una tipica varietà di rosa Bulgara. Secondo alcuni è tra le più antiche rose conosciute e, grazie al particolare microclima e al terreno, è anche una tra le più pregiate e famose al mondo.
Utilizzata come base di oli essenziali e cosmetici, la Rosa Damascena è l’ingrediente principale della tradizionale ricetta del Vartamush, una marmellata di rosa da spalmare sul pane tostato, perfetta come farcitura di brioches e crostatine, da scegliere in accompagnamento a formaggi freschi. Viene servita anche bagnata dall’Ayran - tipica bevanda bulgara a base di yogurt salato - con l’aggiunta di ghiaccio e foglioline di basilico.

Italia: Conserva di pomodoro

Non c’è famiglia italiana che non abbia la sua ricetta segreta della conserva di pomodori. La conserva di pomodoro è forse uno dei simboli della nostra cucina, amatissima da tutti e utilizzata per un’infinità di preparazioni. Si prepara tradizionalmente nel mese di settembre e coinvolge la famiglia al completo.

Anche Noi di Pomì mettiamo la stesso amore di questo tradizionale rituale culinario per preparare le nostre rosse conserve e racchiudiamo nei nostri barattoli tutta la genuinità dei pomodori appena colti dal campo.
 

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