Il Cardo Mariano, ortaggio minore della tavola italiana, vanta in realtà una storia che si perde nel divino.
Leggenda vuole che il suo nome, Silybum Marianum, derivi da Silybum – che identifica la Silimarina, fitocomplesso composto da silibina, silicristina e silidianina, terapeutico per il fegato – e Marianum dalla Vergine Maria e si fa risalire alla fuga in Egitto durante la strage degli innocenti. Erode, timoroso che il Re dei Giudei gli usurpasse il trono, aveva ordinato di rastrellare e fare uccidere tutti gli infanti e si dice che fu una pianta di Cardo a proteggere la Sacra Famiglia dallo sguardo dei soldati.
Intorno a questo ortaggio dall’aspetto ispido e pungente si annidano anche altre leggende, quello che invece è certo è che sia un toccasana per la salute, tanto che il Cardo si ritrova anche in erboristeria in forma di opercoli o tintura madre per diversi utilizzi.
In questa stagione ad esempio, il Cardo è indicato come antinfluenzale per calmare gli stati febbrili. Altrettanto note le sue proprietà antiossidanti, decongestionanti, depurative, detossinanti e diuretiche.
Il Cardo è anche un potente antistress, un riequilibratore naturale degli ormoni femminili dalle proprietà galattogene, è indicato per lenire il mal di testa e i dolori mestruali, contrastare la fatica e gli stati ansiosi.
Il cardo in cucina si regala con la stessa generosità!
Si presta per creare pietanze sfiziose come le frittelle di cardo e preparazioni più semplici e naturali per un effetto detox dopo le libagioni del periodo natalizio. L’apporto calorico resta bassissimo, solo 1,7 % di zuccheri e 0,6 % di proteine, per il resto è costituito da acqua, al 94%, fibre, al 1,5 %, calcio, ferro, fosforo e potassio, vitamina B1, B2 e B3 e vitamina C.
Perché quindi non sposare il Cardo a un altro ingrediente virtuoso del paniere ortofrutticolo, il pomodoro, con una preparazione che consente di unire il piacere del palato e tutto l’effetto salutare e ipocalorico di questi due ingredienti.