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Quando sei nel metaverso ma è quasi pronta la cena

Quando sei nel metaverso ma è quasi pronta la cena

 

Qualsiasi cosa immagini diventa realtà. Elefanti tascabili e angeli-zombie, shuttle a forma di colibrì che scaricano i turisti dritti nel lago di Willchester, algoritmi per curare la dermatite composti da poeti depressi. E ancora, anime da indossare per commettere un delitto, lavabili a secco. Oppure tour in metro per scoprire dove finiscono gli arcobaleni di tutto il mondo, dal tropicale all’artico, disponibili anche in pacchetto famiglia. 
È il 2085 e ci troviamo su Reez, il metaverso che ha sbaragliato Google, Meta, Roblox e Fortnite. Per non parlare di quelle cretinate dei cryptoversi, dove non targetizzano più neanche i bot ambulanti.

— Ghiaccio agli eschimesi! Scopri il … — strepita uno di questi.
Gli sparo dritto in fronte. Bye bye, piccolo bot alato. Esistono infinite varianti di strilla-pubblicità, così come anche noi essere umani possiamo scegliere il nostro avatar. Non c’è nulla di male a giocare con la propria immagine. Motivo per cui ho scelto di apparire come lo scheletro di un corsaro vittoriano con la testa infuocata. Scherzo. Queste sciocchezze erano divertenti all’inizio, ora tendiamo tutti ad avere un aspetto simile a quello naturale.

Continuo a camminare in direzione dello psicoquartiere, facendo caso di tanto in tanto agli avatar più appariscenti. Nel complesso è una folla assimilabile a quelle della vecchia realtà, con la sola eccezione di dettagli stravaganti: ali da cherubino laser, code di drago, cavalli di ghiaccio e altre amenità. 
Reez ha mantenuto ogni aspettativa, diventando un luogo di vita virtuale a tutti gli effetti. C’è anche chi ha smesso di distinguere il vecchio mondo dal nuovo: da quando sono stati lanciati gli abbonamenti biologici all-inclusive, il confine ha iniziato ad assottigliarsi fino a quasi scomparire. Nemmeno il Governo sembra avere intenzioni chiare, succede tutto troppo in fretta. L’Opposizione è l’unica a battersi per stabilire una normativa per cui non si potrebbero trascorrere più di quattro ore al giorno nel metaverso.
Il problema è che siamo in tanti a lavorare qui.

Lo Stregone Wayo è sul terrazzo, con l’attrezzatura per grigliare in bella vista.
È nuova di pacca, deve averla pagata almeno tremila gettoni. 
— Permesso — dico educatamente.
— Sei in ritardo, è quasi ora di cena — risponde.
— Vedrai che facciamo in tempo.
— Non oggi — dice lui, — Oggi è stato un casino, i vigilanti hanno attaccato per respingere gli abusivi del terzo server e loro hanno programmato in risposta una specie di olio bollente che ha fritto le gambe di tutti quelli che erano intorno, con buona pace di chi non c'entrava nulla. Fortuna che alcuni di questi, un paio di guerriglieri con la schiena piena di serpenti e uno sciamano piumato, hanno buttato giù la porta del nuovo Starbucks e allora anche noi che uscivamo dallo stadio di Quidditch ci siamo rifugiati all’interno. Ma è qui che viene il bello. Qualcosa doveva aver crashato nel bar, perché era pieno di bot che vendevano cryptobistecche di alpaca, e, senti qua, ne ho incantati un paio con una formuletta veloce presa da Python, gli ho fregato mezzo chilo di carne e sono tornato a casa, prima ancora che suonasse l’allarme.
— Anzi, ti aspettavo un’ora fa — aggiunge seccato lo Stregone.
— Ho perso tutta la giornata nelle paludi, ho anche litigato con Efedrina — dico io.
— Beh, Efedrina non è semplice da gestire… 
— Ti prego.
— E va bene, partiamo — sospira.
Poi chiude il terzo occhio e il terrazzo esplode. 
(Cryptobistecche incluse).

Voliamo in direzione dell’arena, io a bordo di una replica del Yellow Submarine dei Beatles, acquistato dopo tre mesi di mining selvaggio, e lo Stregone sul condor striato in dotazione a tutti quelli dell’Ordine Elettrico. Siamo diretti all’Arena. Gli NFT in palio oggi dovrebbero essere interessanti e io ho davvero bisogno di nuovi equipaggiamenti. Volando sopra Ravnica, la capitale di Reez, lascio lo sguardo libero di vagare nell’infinito mare di pixel: mi piace pensare che tutto ciò che vediamo sia frutto dell’immaginazione collettiva degli utenti. Ed è bello, sì, bello e triste al tempo stesso, ma sono costretto a scacciare il pensiero, non c’è tempo per i sentimenti.

Siamo dentro l’Arena. Il tifo della folla si mescola con il rumore delle esplosioni e le grida degli avatar impegnati negli scontri. Veniamo rapiti dall'adrenalina che scorre nelle nostre vene: è un tutti-contro-tutti in cui sopravvivono solo le ultime cento persone.
— Attento! — grida lo Stregone Wayo, schivando un raggio verde.

Alzo lo sguardo e vedo un gigantesco Krukmull di Norgoroth che brandisce una lama infuocata, pronto ad attaccare. I suoi occhi perfidi scintillano alla luce della battaglia, e il muggito con cui corre in mia direzione è a dir poco terrificante. Non riesco a muovermi, sono completamente paralizzato.
L’ultima cosa che vedo è la sua lama sollevarsi.
Lo Stregone Wayo mi spinge via appena in tempo. Con un gesto veloce, punta il bastone verso il Krukmull e lancia un fulmine che fa tremare l'Arena. Il gigante vacilla e cade, scomparendo in una nuvola di pixel.
— Grazie, Wayo — dico, ancora sotto shock.
— Ti è andata bene!

Ricomincia il caos nell’Arena, ci lanciamo nella mischia. La lotta è feroce e ogni avversario può nascondere una sorpresa letale, ma continuiamo a combattere con tutte le nostre forze, fino a rimanere, dopo un'ora intensa di battaglie e giochi a due coordinati, in piedi in mezzo alla polvere che si posa. Nell'arena ormai semivuota, guardo lo Stregone Wayo con ammirazione e rispetto. La sua prontezza di riflessi e le sue abilità di chiamatempeste mi hanno salvato la vita. Non potrò mai ringraziarlo abbastanza.
Ora, però, è arrivato il momento di festeggiare.

Davanti ai nostri occhi appare la schermata premio.

Carissimi vincitori,

Avete combattuto, avete resistito e alla fine avete trionfato! La vostra abilità e il vostro coraggio vi hanno condotti alla vittoria. Come premio, vi offriamo una selezione di NFT unici e preziosi: che si tratti di una nuova arma, di uno scudo, un elmo, una cavalcatura o un oggetto magico, fate pure la vostre scelta tra le opzioni in elenco. Ve lo siete meritato!

Ma non è finita qui, come bonus speciale per la vittoria in Arena vi offriamo anche una scorta di passata rustica Pomì, il segreto del nostro successo fin dagli anni '80! Con la sua texture densa e il suo sapore unico, la passata rustica Pomì vi darà l'energia necessaria per affrontare qualsiasi sfida si presenti sulla vostra strada. Inserite il vostro codice di residenza per ricevere il rifornimento.

Alla prossima Arena!
Lo Staff

e se mi prende
il momento #chef?